Andato in scena dal 3 al 5 febbraio 1983 al Teatro Ariston di Sanremo, il trentatreesimo festival della canzone italiana è stato condotto dall’attore Andrea Giordana, e da tre presentatrici di “Discoring”: Anna Pettinelli, Emanuela Falcetti e Isabel Russinova. A contendersi il titolo concorrono trentasei canzoni, interpretate da alcuni “veterani” del calibro di: Vasco Rossi, Zucchero, Gianni Morandi, Toto Cutugno, i Matia Bazar, Pupo, Dori Ghezzi, Fiordaliso, Christian, Gianni Nazzaro, Marco Ferradini, Giuseppe Cionfoli, i Passengers, Sandro Giacobbe, Gloriana, Viola Valentino e Stefano Sani, oltre a diversi ed interessanti esordienti: Amedeo Minghi, Amii Stewart, Richard Sanderson, Bertin Osborne, Donatella Milani, Flavia Fortunato, Marco Armani, Nino Buonocore, Riccardo Azzurri, Alessio Colombini, Barbara Boncompagni, Daniela Goggi, Giorgia Fiorio, Patrizia Danzi, Brunella Borciani, Manuele Pepe, Pinot, Sibilla e la vincitrice a sorpresa Tiziana Rivale, che conquista il gradino più alto del podio con Sarà quel che sarà.
Tra gli ospiti musicali di questa prolifica annata, ricordiamo: il poliedrico musicista britannico Peter Gabriel con Shock The Monkey, il popolare cantautore brasiliano Toquinho, i leggendari Scorpions, i KC and the Sunshine Band, il gruppo soul statunitense dei Commodores, la cantante svedese Frida (ex ugola degli Abba) e la band heavy metal inglese dei Saxon, oltre agli italiani: Raffaella Carrà, Roberto Benigni, Pippo Franco, Mario Merola e Domenico Modugno.
Anche in questa edizione non mancano le polemiche; a fare scalpore fu Vasco Rossi che con Vita spericolata (divenuta successivamente una delle sue canzoni più famose nonostante il penultimo posto in classifica), che nella serata finale in polemica con l’organizzazione, lasciò il palco mentre il suo brano era ancora in esecuzione, rivelando così al pubblico che gli artisti si stavano esibendo in playback.
Non altrettanto fortunata si rivelerà invece la carriera della 23enne di Latina vincitrice del Festival, Tiziana Rivale che si aggiudicò la vittoria al concorso canoro con il brano Sarà quel che sarà, la quale, in registrò modesti riscontri di vendite e di popolarità, tanto che scomparirà in poco tempo dalla scena musicale.
Altre canzoni che riscossero un ottimo successo di vendite furono la quarta classificata Vacanze romane dei Matia Bazar (vincitori del Premio della critica) e, soprattutto, la quinta classificata, L’italiano di Toto Cutugno, scritta nel novembre del 1981 per Adriano Celentano che poi la rifiutò, e che nella versione dell’autore vendette poi milioni di copie in tutto il mondo, tanto da essere ancora oggi reputata il pezzo più famoso del repertorio di Cutugno oltre che essere considerata (soprattutto all’estero) una sorta di “inno non ufficiale” d’Italia. Tutti i brani citati sono divenuti in poco tempo degli evergreen della musica italiana. Non ultimo, il brano con cui Amedeo Minghi esordisce al Festival, 1950, subito eliminato e anche risultato ultimo nel concorso sperimentale del Totip: il brano si rivelerà uno dei suoi più apprezzati, oltre che un classico della canzone d’autore italiana.
Per la prima volta, l’intero Festival fu trasmesso alla radio in stereofonia unicamente su RaiStereoDue (su Rai Radio 1 andò in onda la sola finale del 5 febbraio).
Posizione | Interprete | Canzone | Autori | Voti ricevuti |
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1º | Tiziana Rivale | Sarà quel che sarà | R. Ferri e M. Fabrizio | 2.981 (3.208) |
2º | Donatella Milani | Volevo dirti | D. Milani, D. Pace e A. Fornaciari | 2.942 (3.002) |
3º | Dori Ghezzi | Margherita non lo sa | O. Prudente e O. Avogadro | 2.912 (2.780) |