Mi ricordo molto bene quanto fascino avesse quella tastiera rialzata con la quale per ore si potevano giocare i migliori videogiochi… Il linguaggio Basic e l’MS-Dos, iniziò da lì con l’home computer per tutti.
Commodore 64 (ovvero: C64, C=64) era un home computer della Commodore Business Machines Inc. commercializzato dal 1982 al 1994. Due anni prima di lui il Commodore VIC-20, che non aveva le capacità di memoria e grafiche del C64. Il computer è stato il più venduto nella storia dell’informatica che si trova anche nel Guinness dei primati, con diversi milioni di unità prodotte e vendute. Nel 1986 ne furono venduti più di 10 milioni di unità in tutto il mondo. Nel 1993 (ultimo anno di commercializzazione), le unità vendute furono appena 700 mila. In totale ne sono stati venduti nel mondo oltre 17 milioni di esemplari record che con tutta probabilità non verrà mai più superato. La facilità di programmazione e specialmente la semplicità d’uso di questo nuovo computer era superiore sia ai suoi predecessori (il PET e il VIC-20) sia agli altri home computer concorrenti. Grazie a ciò e al suo prezzo di vendita, in breve tempo, come detto sopra, divenne il computer più venduto nella storia dell’informatica.
Inizialmente costruito usando lo stesso chassis del Vic-20 al fine di mantenere bassi i costi di produzione e solo dopo alcuni anni, la Commodore cambiò leggermente l’estetica del computer assieme ad altri cambiamenti minori, ribattezzandolo 64C.
Altri concorrenti ha avuto il C64 come: negli Stati Uniti d’America i più grandi concorrenti furono l’Atari 800 e l’Apple II. Nel Regno Unito i concorrenti principali furono l’Amstrad CPC e soprattutto lo ZX Spectrum della Sinclair Research Ltd; quest’ultimo, distribuito qualche mese prima del C64 e venduto a quasi metà del suo prezzo, in un primo momento registrò un maggior numero di vendite ma alla fine non riuscì a fronteggiare le vendite del C64.
In Italia il C64 è stato presentato dalla Commodore International Ltd., che era presente ufficialmente con un proprio stand, in anteprima allo SMAU dal 17–23 settembre 1982 – presso la Fiera di Milano. Però la macchina era spenta e dentro una vetrinetta e i visitatori non poterono vederla in funzione. L’importazione e la distribuzione autorizzata del Commodore 64 in Italia venne curata attraverso la consociata italiana Commodore Italiana S.r.l. che lo rese disponibile per essere venduto al dettaglio a partire dal marzo 1983 con un prezzo di listino di 973.500 lire. A natale 1984, il Commodore 64 costava 737.500 lire iva inclusa, praticamente più di un intero stipendio, ma non bastava perché dovevate comprate anche il lettore di cassette per 141.600 lire iva inclusa per poterlo usare.
Le aggressive tattiche di marketing, che portarono a venderlo nei grandi magazzini, nei discount e nei negozi di giocattoli furono certamente la chiave del successo del C64. Questo, insieme con una grandissima disponibilità di videogiochi, consentì alla macchina di competere con le console per videogiochi. La Commodore Business Machines Inc. produsse due versioni (la prima direttamente dal prototipo agli inizi del 1982 e la seconda nella metà dello stesso anno) ma la più diffusa è la seconda che venne prodotta fino al 1986 caratterizzata esteticamente un case di colore grigio e un arcobaleno stilizzato vicino alla scritta “Commodore 64”. L’etichetta arcobaleno è la principale differenza estetica rispetto alla prima versione Silver Label. Esistono anche le versioni con tasti funzione di colore arancione sia grigio, quest’ultima è più comune.
Il C64 continuò ad avere un notevole successo sino all’inizio degli anni novanta. Sebbene gli ultimi modelli vennero prodotti sino al termine del 1992, nel marzo 1994 venne annunciata al ceBIT la fine totale della produzione; la Commodore International fallì il mese successivo.
Nel 2018, Retro Games Ltd. e Koch Media immisero sul mercato una miniaturizzata riedizione del Commodore 64 chiamata TheC64 Mini, che include al suo interno l’interprete BASIC e 64 giochi precaricati all’interno di una memoria ROM. In Italia fu disponibile il 29 marzo dello stesso anno. Nel dicembre del 2019 uscì una nuova versione di dimensioni maggiori, TheC64, dotata di una tastiera funzionante e di un joystick dotato di microswitch.